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La ricetta dei "cappelletti"

In Romagna Γ¨ il piatto della festa!

Ciao,
Siamo Elena, Davide ed Eleonora πŸ‘±‍β™€πŸ§’πŸ‘§ di Smile Hotel! 

È risaputo che in Romagna siamo molto generosi, per questo abbiamo deciso di regalarti una delle ricette più “controverse” della nostra regione.

Si sà, quando si va ad indagare sui piatti della tradizione, ognuno li fa a modo proprio ed esistono veramente tante varianti dei… CAPPELLETTI (in romagnolo “caplét”) IN BRODO! πŸ₯˜

πŸ’­ “Aaaaahhh… I tortellini... “ 

Se hai pensato questo… NO! ❌

Si chiamano cappelletti appunto perché il loro aspetto ricorda un cappello e differiscono dai tortellini sia per la forma che per il ripieno. 

In Romagna i cappelletti si mangiano soprattutto durante le vacanze di Natale o di Pasqua, così, col nostro aiuto, potrai portare un po’ di aria di mare e di festa anche sulla tua tavola!

In tante famiglie, addirittura, questo piatto si mangia ad ogni ricorrenza importante: anche a Ferragosto! πŸ”₯ 

Ebbene sì, noi romagnoli siamo stoici: anche con 40 gradi all’ombra, se è tradizione, è tradizione! 

Se da noi si dice “A panza pina u s'ragiona mej.” (A pancia piena si ragiona meglio.) ci sarà un motivo!

I cappelletti qui sono una cosa seria (pensa che abbiamo persino un premio chiamato “Cappelletto d’oro”!) e, come ti dicevamo, esistono tantissime varianti che si dividono in due categorie principali: ripieno di carne o ripieno “povero” di soli formaggi.

Noi abbiamo scelto di condividere con te l’unica ricetta che è riuscita a metterci d’accordo.

Eccola qui e… fanne buon uso! 
 
INGREDIENTI PER 4 PERSONE
 
Per la sfoglia:
  • 400g di farina 00
  • 4 uova a temperatura ambiente
  • 1 cucchiaio d’olio
 
Per il ripieno:
  • 100g macinato di maiale
  • 300g macinato di vitellone
  • 70g di parmigiano
  • 70g di caciotta
  • 70g di ricotta
  • 1 uovo
  • noce moscata
  • scorza di limone
  • sale e pepe q.b.
 
ATTREZZATURA: 
  • tagliere
  • mattarello
  • rotella dentata
 
PREPARAZIONE:

Se hai letto il nostro articolo con la ricetta della piadina, ti accorgerai che questa inizia esattamente allo stesso modo: “metti la farina su un tagliere e fai un piccolo "cratere" al centro.”

Versa le uova e il cucchiaio d’olio nello spazio che hai creato, poi amalgama il tutto, impasta fino ad ottenere una pagnotta liscia e morbida.

πŸ’‘ Il nostro consiglio: lascia riposare la sfoglia almeno una decina di minuti in modo da non “stressarla”, così potrai avere tempo per preparare il tuo ripieno.

Per quest’ultimo basterà mescolare insieme tutti gli ingredienti finché non avrai ottenuto un composto omogeneo. 

β­• ATTENZIONE! Molti consigliano di cuocere la carne prima, ma secondo noi si corre il rischio di renderla secca e poco gradevole: aggiungila cruda al composto e non preoccuparti, cuocerà dentro al brodo insieme alla pasta!
 


Adesso arriva la parte difficile: “tirare” la sfoglia. 

Qui in Romagna puoi essere bravo quanto vuoi, ma se non tiri la pasta fresca a mano, non sei un vero cuoco.

Quindi, da brava “azdora”, prendi il mattarello e stendi la sfoglia fino a farla diventare sottile sottile. πŸ’ͺ

A questo punto usa la rotella dentata per ritagliare dei quadrati: aggiungi il ripieno al centro e… chiudi il tuo piccolo cappelletto! 

Come? 
  1. Prendi un quadrato tra le mani e fai combaciare i vertici così da ottenere un triangolo. Sigilla molto bene i bordi.
  2. Avvicina le due estremità alla base del triangolo, sovrapponile leggermente e saldale premendo con delicatezza.
  3. Rivolta le due punte del cappelletto in su.
πŸ’‘ Piccolo tip: se la sfoglia si secca e non riesci a chiudere i tuoi cappelletti basterà inumidire i bordi con un dito bagnato. 

E il brodo?

Il più adatto sarebbe un brodo bello grasso, fatto con la carne di cappone, ma in alternativa uno “ad galèina” (di gallina) insieme a sedano, carota e cipolla, va benissimo!

πŸ’‘ Piccolo tip 2: metti la carne in acqua fredda e salata e porta ad ebollizione il liquido lentamente. 
In questo modo le proteine verranno rilasciate nell’acqua e tu avrai un brodo gustoso e soprattutto nutriente!

Speriamo che questa ricetta ti sia piaciuta e, se decidi di provarla, non esitare a raccontarcelo!


La ciurma di Smile Hotel

Un abbraccio,
La ciurma di Smile Hotel.